Dai fatti tragici dell’alluvione in Valtellina del 18 luglio 1987, emerge la figura di un potente della politica, un notabile democristiano della Prima Repubblica. Ma la Valtellina e Remo Gaspari, con le sue luci e soprattutto le sue ombre, sono anche un pretesto per evocare gli anni Quaranta, la Democrazia Cristiana, i dorotei, le Brigate Rosse, De Mita e il “rinnovamendo”, gli anni Ottanta, il rampantismo socialista, la nascita della Protezione civile, Craxi, Lupo Alberto, l’amaro Ramazzotti e Maurizio Cattelan.
Mauro Orletti in questa biografia eccentrica, ma documentata a fondo, gira attorno alla vita di un uomo oggi sconosciuto ai più, definito “ministro dell’asfalto e del cemento” (Antonio Cederna), “tra i maggiori simboli della decrepitezza civile e morale di un sistema di potere” (Michele Serra), “notabile di grande stazza la cui unica competenza conosciuta è quella in clientele” (Giorgio Bocca). Ma la realtà difficilmente si presta a letture unilaterali, specie quando subentrano le vicende personali, e il giudizio, di conseguenza, si fa incerto. La vita privata di Gaspari e l’intimità domestica condivisa con la moglie e il figlio, gettano una luce diversa sul personaggio pubblico. E in questo girare attorno alla vita di Gaspari il racconto si abbandona a una forza centrifuga che spinge verso altre vicende e altre figure, anche minime. I fili della narrazione sono innumerevoli, dipanati e intrecciati a seconda dei casi, talora sovrapposti. Entrano in gioco questioni che coinvolgono l’autore a tal punto da indurlo a mettere in pagina perfino stralci autobiografici, in rapporto più o meno diretto con la figura di Gaspari, abruzzese come lui.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti disponibili. È possibile scaricare il biglietto a partire dal 17 marzo 2023 registrandosi sul sito Ticketone.it o presso botteghino dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.
Il biglietto è valido per l’ingresso, con fila prioritaria, entro e non oltre 10 minuti prima dall’orario di inizio dell’evento. Trascorso tale termine il biglietto perde la sua validità, e priorità in ingresso viene data a chi sia eventualmente in fila d’attesa.