L’ “anima di plastica” dei Beatles va in scena solo quattro mesi dopo “Help!”. Ed è un fulmine nel cielo del neonato rock, con visioni fantastiche, storie malinconiche, tensioni elettriche e brani introspettivi. È un prodigio creativo, un’esplosione di intuizioni e idee, un perfetto quadro composto di canzoni memorabili come “Drive my car”, “Norwegian Wood”, “Michelle” e “In my life”, per dimostrare che Lennon & McCartney sanno scrivere con sicurezza e maestra inarrivabili.