Fondazione Cinema per Roma, Studio Universal – la TV del cinema da chi fa cinema presentano
Dopo il successo degli incontri con Tim Burton, John Turturro, Todd Solondz, questa sera è la volta James Ivory, un autore aristocratico, raffinato e grande esperto delle riduzioni dalla letteratura al cinema. Quando si affermò in Europa, e soprattutto in Italia, con Camera con vista, nel 1985, un film che da noi raggiunse teniture record nelle sale, il regista californiano che più di qualsiasi altro ha portato la macchina da presa dentro la letteratura moderna americana e inglese, aveva già realizzato una ventina di film.
Tra le più riuscite versioni di grandi romanzi per lo schermo di questo regista che ha una cura viscontiana nel ricostruire ambienti d'epoca e una minuziosa delicatezza per l'analisi di conflitti sentimentali e società del passato, ricordiamo film come Quel che resta del giorno (tratto da un romanzo di Kazuo Ishiguro), Casa Howard (da E.M. Forster), Mr & Mrs Bridge (dai libri di Evan. S. Connell), I bostoniani (da un romanzo di Henry James) e Calore e polvere tratto da un romanzo della scrittrice indiana Ruth Prawer Jhabvala, con la quale ha scritto buona parte dei suoi film, stabilendo uno dei più lunghi sodalizi tra autore e sceneggiatore di tutta la storia del cinema.
Come sempre, nella tradizione della sezione EXTRA della Festa del Cinema, al centro della scena ci sarà una conversazione a tutto campo con l’autore e una compilation delle sue più grandi sequenze che hanno riempito la nostra immaginazione di storie, personaggi e volti così interessanti da essere entrati a far parte della nostra vita come se avessimo avuto la possibilità di conoscerli sul serio.