Fondazione Musica per Roma presenta
Sono un caso anomalo del rock italiano. Gli Afterhours esistono da una ventina d'anni e stanno vivendo quella che, con tutte le precauzioni del caso, potremmo definire la loro maturità. Che corrisponde anche a una sorta di stato grazia in termini creativi e di performance live. Manuel Agnelli sorvola con disinvoltura le asperità del vivere, canta con carisma ritratti impietosi del nostro sfondo sociale, alterna cupezze, sensuali ilarità, potenti bordate rock e poesie criminali come se fossero null' altro che una unica tavolozza di colori musicali. Soprattutto sono sinceri, sboccati, provocatori, e quando occorre squisitamente lirici. Di bello nel gruppo c'è soprattutto la capacità di mantenere una propria assoluta integrità artistica (per nulla scalfita dal recente passaggio dal mondo Indie a quello delle major del disco) pur continuando a mutare, a trasformarsi, a cambiare pelle come un animale bramoso di costanti rigenerazioni. In questo sono davvero anomali. Non mollano mai, mantengono alta la tensione del loro lavoro e possono attraversare indenni occasioni diversissime E nel loro rimestare nel gioco del doppio senso, o meglio delle sovrapposizioni di senso, arrivano all’Auditorium, per il nuovo appuntamento di “Incontri d’Autore”. Ernesto Assante e Gino Castaldo racconteranno passioni e inquietudini degli Afterhours, una fra le migliori rock band della scena italiana degli ultimi anni.
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