Si tratta del secondo episodio di un polittico in cinque album composto dal clarinettista texano e intitolato “
Roots and Folklore: Episodes in the Development of American Folk Music”. “
Castles of Ghana” (1986) è una suite che viene analizzata nella sua dimensione storica – i “castelli” si trasformarono da zone fortificate, simbolo del potere degli stati africani, in luoghi di detenzione degli schiavi venduti ai negrieri europei – e in quella sonora. L’ottetto guidato da Carter proietta in musica, attraverso un linguaggio sonoro complesso e trasversale, "
quelle forti emozioni che devono aver attanagliato tutti coloro che furono coinvolti in questo dramma".