Una produzione Fondazione Musica per Roma
Il 17 maggio va in scena il processo al curato dei Promessi Sposi, un uomo codardo e pigro che si sottrae, per quanto gli è possibile, alle difficoltà e agli ostacoli che incontra. E davanti a quelli che non riesce a scansare, china la testa con decisione. È l’occasione per parlare dei vizi dell’uomo ma anche delle virtù di quegli individui che dietro questo atteggiamento di rassegnazione celano il pregio della coerenza, della capacità di provare sentimenti, persino dell’orgoglio che può portarli a improvvisi atti di coraggio. Sul palco, com’è tradizione dei Processi dell’Auditorium, ci saranno protagonisti assoluti della vita pubblica del Paese, prestati al teatro per le loro doti dialettiche e di improvvisazione. A presiedere la Corte, sarà Pierluigi Vigna, famosissimo magistrato fiorentino, già protagonista del processo al Mostro di Firenze e poi Procuratore Nazionale Antimafia. Sarà lui a dirigere il dibattimento nei confronti
dell’imputato, Don Abbondio, interpretato da Andrea Margelletti, presidente del Centro Studi Internazionali ed esperto di terrorismo internazionale e analisi geopolitica. A difenderlo, nei panni dell’Avvocato, un altro grande investigatore, il colonnello Umberto Rapetto, comandante dello speciale gruppo della Guardia di Finanza per la repressione dei crimini informatici. L’accusa sarà invece sostenuta da un magistrato di ruolo del calibro di Fabrizio Gandini, il giudice che firmò il primo mandato di arresto per la mamma del piccolo Samuele, dopo il delitto di Cogne.
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