Cecilia Bartoli – Sacrificium

Lunedì 08 Aprile 2013
h. 20:30
Cecilia Bartoli – Sacrificium

Cecilia Bartoli mezzosoprano
Orchestra La scintilla passione e virtuosismo nell'arte dei castrati N. Porpora Sinfonia da "Meride e Selinunte"
                 "Come nave" aria di Siface da "Siface"
R. Broschi "Chi non sente al mio dolore" aria di Epitide da "Merope"
N. Porpora Ouverture da "Germanico in Germania"
G. F. Händel "Lascia la spina", aria di Piacere da "Il Trionfo del Tempo e del Disinganno"
F. M. Veracini Ouverture N. 6 in sol minore - Allegro
L. Vinci "Cervo in bosco" aria di Climaco da "Medo"
L. Leo "Qual farfalla", aria di Decio da "Zenobia in Palmira"
F. Araia "Cadrò, ma qual si mira", aria di Demetrio da "Berenice"
N. Porpora "Usignolo sventurato", aria di Siface da "Siface"
C. H. Graun "Misero pargoletto", aria di Timante da "Demofoonte"
A. Scarlatti Sinfonia di concerto grosso n. 5 in re minore - Spiritoso e staccato - Adagio - Allegro
A. Caldara "Quel buon pastor", aria di Abel da "La morte d'Abel"
N. Porpora Overtures dalle cantate "Gedeone" e "Perdono, amata Nice" - Adagio - Spiritoso andante - Allegro
L. Vinci "Quanto invidio la sorte... Chi vive amante" Recitativo e aria di Erissena da "Alessandro nelle Indie"
N. Porpora "Nobil onda" aria di Adelaide da "Adelaide"
 
Ritorna Cecilia Bartoli, il mezzosoprano che tutto il mondo ci invidia, con un pirotecnico concerto dedicato al virtuosismo di coloro che nel '700 furoreggiavano in tutti i teatri d'Europa, al pari delle attuali star del pop e del rock: i castrati. Farinelli, Carestini, Senesino, sono solo alcuni dei nomi leggendari la cui storia di sfarzo e crudeltà continua a esercitare un fascino intramontabile, nel ricordo di un'era irripetibile di splendore vocale e ambigua sensualità. Fu il compositore napoletano Nicola Porpora, definito da George Sand "il primo maestro di canto dell'universo", a fondare la cosiddetta "Scuola dei Castrati", che annoverava tra i suoi allievi Farinelli, Caffarelli, Salimbeni, Appiani e Porporino, vale a dire cinque tra i più celebri castrati di ogni tempo, ponendo Napoli al centro della vita musicale del Barocco europeo. Il programma della serata mette insieme pagine tratte da uno sterminato repertorio di opere, cantate e pezzi sacri, che rifulgono per stupefacente virtuosismo, sfavillante coloratura e ampiezza inaudita di tessitura vocale, tra le più ardue e impegnative mai scritte per la voce umana.