Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Antonio Pappano direttore
Ian Bostridge tenore
Alessio Allegrini corno
Verdi Quartetto, per orchestra d'archi
Britten Serenata per tenore, corno e archi
Beethoven Sinfonia n.5
E' senza dubbio il più famoso brano di musica classica, e se ne capiscono tutti i motivi: dal perentorio incipit, infatti, l'orchestra non smette un solo minuto di tendere, come un eroico titano in lotta contro le forze del male, verso la vittoria finale, suggellata da un'esultanza febbrile, squillante e liberatoria. E' la Sinfonia n.5 di Beethoven che Sir Antonio Pappano ha scelto come simbolo stesso del meraviglioso potere della musica di dar forza e ritmo alla bellezza del mondo, per rendere omaggio a due grandi compositori nell'anno delle speciali ricorrenze che li riguardano: Verdi e Britten. Del primo, nato 200 anni fa, e nostro massimo compositore (è lui infatti l'assoluto campione del Melodramma Italiano) Sir Tony dirigerà la versione orchestrale dell'unica sua incursione nella musica da camera: il Quartetto per archi. Del compostore inglese, nato esattamente 100 anni fa nel giorno di Santa Cecilia - il 22 novembre - e scomparso nel 1976, ascolteremo invece un capolavoro del 1943 (e tra i massimi vertici di tutta la musica del '900), la Serenata per tenore, corno e archi, antologia di sei brani di altrettanti poeti inglesi ispirati alla notte. Voce solista, un "britteniano" doc, il tenore britannico Ian Bostridge, e al corno una superstar della nostra Orchestra: Alessio Allegrini.
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