Lezioni di ascolto 2023/24

15.11.23 - 15.05.24
XII Edizione

Da circa vent’anni l’idea stessa della riproduzione musicale ha subito una mutazione che, al di là dei pur interessanti aspetti tecnologici derivanti dalla transizione dall’analogico al digitale, ha finito con l’avere una ricaduta su aspetti che potremmo definire “antropologici”. L’introduzione dei dispositivi portatili prima e successivamente la disponibilità di piattaforme per il download (dapprima clandestino e successivamente legalizzato) di quelli che oggi chiamiamo “contenuti”, ma ai quali un tempo ci riferivamo utilizzando il termine “musica”, ha avuto due conseguenze: l’ascolto è diventato un fatto privato, visto che avviene prevalentemente mediante la cuffia, relegando così la musica al ruolo di “colonna sonora”, sottofondo per le più varie attività quotidiane come correre, studiare, lavorare, socializzare, ecc. In secondo luogo, pur disponendo delle migliori tecnologie da quando l’idea stessa di riproduzione audio è stata introdotta, tale qualità non viene valorizzata, data la scarsità dei dispositivi con i quali prevalentemente si ascolta oggigiorno: gli smartphone, le TV e, in qualche raro caso, l’impianto dell’automobile. Potremmo inoltre aggiungere che il modello di vendita che privilegia la singola traccia audio ha avuto come conseguenza la disintegrazione dell’opera così come l’ha conosciuta la generazione degli appassionati di musica cresciuti con il vinile a 33 giri prima e il CD poi.

Il ciclo di “lezioni di ascolto” scaturisce da queste considerazioni e si pone l’obiettivo di (ri) avvicinare il pubblico ad una fruizione ragionata e critica della musica riprodotta, raccontando in modo semplice e divulgativo l’attuale panorama della riproduzione audio, questa stagione con l’autorevole punto di vista di due grandi musicisti.

PROGRAMMA

Il vinile è tornato già da qualche anno prepotentemente di moda. Tra vintage, modernariato e tanti nuovi prodotti. Ma è davvero foriero di migliori prestazioni rispetto al digitale oramai imperante ? Faremo alcune considerazioni, con ascolti a confronto tra un giradischi di ingresso e uno ad alte prestazioni e verso il digitale, per capire tutti insieme dove finisce il mito e dove comincia la realtà.

Oramai buona parte dell’ascolto della musica viene fatto tramite il Bluetooth e con speaker amplificati che utilizzano questo collegamento. Ma è davvero sufficiente per garantire un ascolto di qualità della musica, soprattutto rispettoso della volontà espressiva dell’artista? Faremo alcuni interessanti ascolti a confronto, volgendo l’attenzione al collegamento in generale e raffrontando uno speaker di buona qualità con un piccolo sistema Hi-Fi. Ne vedremo delle belle.

Un musicista ha una prospettiva diversa rispetto all’ascolto di qualità nella musica, Partendo dalla musica classica analizzeremo come molta musica pop, rock, progressive, e disco derivi in realtà da Bach e altri compositori classici approfondendo su come essa ha influenzato e influenzi in modo significativo quella moderna. Tutto questo constatando come la musica necessiti di un ascolto di qualità per poter essere percepita correttamente, lasciando a chi ne fruisce il massimo delle emozioni.

Viviamo in un mondo nel quale i remaster la fanno da padrone. Ristampe, nuove edizioni e cofanetti. Ci vengono continuamente proposte nuove uscite che promettono decisi miglioramenti nella qualità dell’incisione, ma è sempre così ? Davvero le nuove edizioni sono migliori delle vecchie ? O sono un’occasione per far cassa e di “nuovo” c’è davvero poco? Ascolteremo a confronto molte nuove incisioni, facendo delle interessanti considerazioni.

C’è una differenza percepibile tra un prodotto audio di fascia entry level ed uno di fascia media o alta? Molti ritengono che non ce ne siano o che la loro entità sia trascurabile. Altri sono convinti che alcuni prodotti particolarmente economici siano quasi miracolosamente in grado di competere ad armi pari con i loro omologhi più blasonati e costosi. Purtroppo così non è; come in ogni segmento merceologico la qualità ha un costo. Ma quando si parla di qualità in ambito audio cosa si intende esattamente? Cosa acquistiamo spendendo di più in termini puramente sonici? Mediante il confronto fra componenti di diverse fasce di prezzo – segnatamente degli amplificatori – proveremo a chiarire questo concetto.

I servizi di streaming, per quantità e qualità, possono ormai sostituire qualsiasi collezione musicale su supporto fisico. Se il vinile, ed in misura minore il CD, offrono tattilità, solleticando il collezionismo ed il piacere del possesso, la musica in streaming può offrire al musicofilo una nuova dimensione portando in superficie interconnessioni e sfumature. Faremo considerazioni qualitative e quantitative, offrendo una interessante panoramica sulle straordinarie capacità di ricerca Roon, il più potente software per organizzare la musica immateriale, capace anche di gestire biografie, recensioni e connessioni tra musicisti. Insomma un modo completamente nuovo per fruire della musica su file.

Non è così frequente trovare un musicista famoso che è anche appassionato di Hi-Fi. Spesso i grandi artisti pongono poca attenzione all’ascolto di qualità, quello intimo fatto tra le pareti domestiche. Ed è davvero interessante il punto di vista di chi di musica ci capisce davvero, conoscendola intimamente. Ne parleremo, in un dibattito davvero interessante, unico e senza dubbio emozionante.

Prezzi biglietti
Lezione singola: 5€