Non si ferma il viaggio musicale di Tosca all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. E visto l’enorme riscontro e i sold out in prevendita dei primi quattro appuntamenti, nel 2025 D’Altro Canto diventa progetto residente della Fondazione Musica per Roma con quattro nuovi spettacoli esclusivi. Tosca salirà sul palco accompagnata dai suoi musicisti e con ospiti eccezionali che saranno annunciati durante l’anno. Serie di spettacoli a tema, scritti con Giorgio Cappozzo, Valentina Romano e Alessandro Greggia, per la direzione musicale di Joe Barbieri, D’Altro Canto parte da lontano cinque anni fa, nascendo a Rai radio 3 per trasformarsi prima in album e poi in evento teatrale. Nel corso di questa metamorfosi si è arricchito di sfumature e contenuti, senza perdere lo spirito originario che è quello del confronto giocoso, planando con leggerezza anche sugli argomenti più delicati. Sul palco Tosca incontra altri amici artisti con cui scambiare canzoni, racconti, idee, visioni e riscoprirsi attraverso la conoscenza di paesaggi sonori poco frequentati, tra brani famosi eseguiti in altre lingue, rivisitazioni di hit, canzoni introvabili di artisti scoperti per caso, omaggi ai maestri.
Ogni appuntamento propone uno spunto da cui partire e attraverso la musica (il cui tempo è scandito dalla direttrice d’orchestra Tosca), riflessioni e aneddoti lo spazio si anima, coinvolgendo il pubblico in esplorazioni a volte sconosciute anche ai protagonisti, rivelando spiragli inediti e inaspettate epifanie. «Quando abbiamo proposto questa forma rivisitata di “sarau”, ovvero un dopocena brasiliano fatto di passaparola e “passachitarra” in cui ci si scambiano chiacchiere e canzoni, non avevamo idea dell’accoglienza che questo spettacolo avrebbe ricevuto», parole di Tosca. «Nel tempo ho capito che questa condivisione è molto ricercata: il gioco, lo stare insieme è qualcosa di cui abbiamo tutti bisogno. Una piccola isola felice nel mare magnum di un tempo complesso, da cui non si cerca fuga, ma solo una chiave diversa per interpretarlo – senza subirlo – con grazia e ironia. Con i molti amici che mi verranno a trovare sarà un piacere e un onore condividere storie e regalare musica, accomunati da una visione affine dell’arte e della sua funzione emotiva, sociale e di crescita».