Shine – Pink Floyd Moon

Pop/Rock
Venerdì 03 Febbraio 2023
h. 21:00
Sala Santa Cecilia
Shine – Pink Floyd Moon
L’Opera rock di Micha Van Hoecke con le canzoni dei Pink Floyd arriva all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone

SHINE – Pink Floyd Moon, opera rock di Micha Van Hoecke, arriva il 3 febbraio 2023 all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, con l’accompagnamento musicale dal vivo dei Pink Floyd Legend e i danzatori della Compagnia Daniele Cipriani.
È la musica dei Pink Floyd ad aver ispirato questo lavoro al celebre coreografo/regista Micha Van Hoecke. e indimenticabili canzoni senza tempo, ponte tra rock e musica classica, non sono solo la colonna sonora dei suoi anni giovanili, ma «una musica che ha un’anima e che, nell’immaginario collettivo, è legata alla giovinezza interiore di tutti noi», sottolinea Micha van Hoecke.

Punto di partenza della creazione è il celebre brano “Shine on You Crazy Diamond” in cui i quattro Pink Floyd – Roger Waters, Nick Mason, Richard Wright e David Gilmour – rendevano omaggio al loro compagno Syd Barrett che si era perso nelle regioni sconosciute della “luna”, intesa come malattia mentale.

In SHINE – Pink Floyd Moon, Syd è interpretato da Raffaele Paganini, già étoile del Balletto dell’Opera di Roma. Syd/Paganini ha un alter ego giovane e guizzante (Mattia Tortora) ed è affiancato dai brillanti talenti della Compagnia Daniele Cipriani, mentre il sound psichedelico e le liriche ammalianti dei Pink Floyd vengono interpretate dal vivo dall’odierna e acclamata band italiana Pink Floyd Legend (direttore musicale Fabio Castaldi).

A oltre mezzo secolo dall’allunaggio “fisico”, un sapiente gioco di luci, laser e videoproiezioni trasforma lo spazio scenico di SHINE – Pink Floyd Moon in una surreale luna in cui visioni oniriche s’incrociano per creare mondi siderali, apparentemente lontani eppure molto vicini, perché dentro di noi. Un viaggio nel mondo della luna interiore dell’essere umano: non solo (o forse non più) luogo di follia e senno smarrito, bensì simbolo della poesia, della fantasia, della vita stessa.

«È la mia autobiografia che racconta anche la vita di ogni uomo – spiega Micha van Hoecke – la storia delle nostre vite che procedono a cicli, con un movimento circolare come quello della musica e della danza delle stelle, della rotazione della luna: un moto scandito da un continuo processo di nascita-morte-rinascita». E aggiunge: «La vita non è altro che la stoffa dei sogni di cui scriveva Shakespeare, una stoffa che viene continuamente ordita, tramata, disfatta e ritessuta.

SHINE è un lavoro intriso di speranza, in cui la fantasia diventa l’arma per combattere il materialismo che imperversa, il potere e le brame che incombono oggi». A coloro che gli chiedevano come descrivere SHINE – Pink Floyd Moon, Micha van Hoecke rispondeva senza esitazione: «È un’opera rock».

A quasi un anno dalla scomparsa di Micha, ci sentiamo di dire che quest’opera rock, rimontata dalla sua assistente coreografa e moglie Miki Matsuse e da Stefania Di Cosmo, è il testamento spirituale del coreografo russo-belga, un lavoro intriso di speranza, rappresentata dalla tremolante fiammella che Syd/Paganini accende nell’oscurità.

SHINE – Pink Floyd Moon ci esorta ad accendere il lato luminoso della nostra luna interiore, simbolo della poesia, della fantasia, della vita stessa di ogni essere umano, per combattere il materialismo dilagante dei nostri giorni e ritrovare sempre noi stessi, il nostro “io”, anche in questi tempi bui di smarrimento.