Una produzione Fondazione Musica per Roma
Un fantasma si aggira nella letteratura italiana, un mistero, quello di “Elena Ferrante”, che ha valicato i confini nazionali per appassionare tanti lettori, soprattutto negli Stati Uniti. Ormai non c’è uscita di un suo libro che non annoveri un nuovo inaspettato lettore eccellente, le firme più autorevoli del “New York Times”, del “New Yorker”, della “Paris Review”, da Elisabeth Strout a James Wood, fino a Oprah Winfrey , mentre di volta in volta si accende il dibattito, spesso una vera è propria detection, intorno all’identità dell’autrice de L’amica geniale, quattro volumi, una saga intorno all’amicizia e competizione di Lina con Elena, con altri nomi: Lila e Lenù. Ma prima di questa fluviale quadrilogia ci sono stati altri libri di successo, a cominciare da L’amore molesto, il romanzo (sempre d’ambiente napoletano) con cui fece il suo esordio nel 1994. Il dibattito intorno alla sua identità, una o multipla, che interessa molto i giornali sembra non interessare più di tanto i suoi lettori che appassionatamente ne divorano i libri, ne dibattono le scelte dei personaggi. A Libri come una serata omaggio con pagine lette dai suoi lettori, professionali e non, da Leonetta Bentivoglio a Nicola Lagioia, da Annalena Benini a Melania Mazzucco, e ancora Anna Bonaiuto e Sandra Ferri, conduce il tributo Paolo Fallai.