Accademia nazionale di Santa Cecilia
Mozart e Bruckner. Enfant prodige il primo, trionfalmente esibito nelle corti d’Europa; mite artigiano, capace di strabilianti architetture sonore, il secondo. Il Concerto K 467 per pianoforte e orchestra è uno dei più belli e noti, molto apprezzato sin dalla prima esecuzione, scritto nei primi anni di quell’ultimo decennio di grazia che fu il soggiorno viennese di Mozart, dopo aver lasciato Salisburgo. Solista d’eccezione, in uno dei rari concerti italiani, il grandissimo pianista romeno Radu Lupu, ovvero: tocco sublime, capacità tecniche, grande sensibilità artistica, il tutto unito a un atteggiamento introspettivo che lo rende unico. La Sinfonia n. 4, definita “Romantica” dallo stesso Bruckner, fu scritta in anni di incertezze e difficoltà morali e materiali. I critici non lo apprezzavano preferendogli Brahms e di fatto, la Quarta Sinfonia fu la prima a essere gradita dal pubblico e in maniera velata da Eduard Hanslick che in quegli anni, a Vienna, poteva stroncare o risollevare le sorti di una composizione. Sul podio, alla guida dell’Orchestra di Santa Cecilia, Fabio Luisi.