Fondazione Musica per Roma presenta
Luglio Suona Bene 2008 ospiterà una delle più grandi artiste argentine, la cantante Mercedes Sosa.
Di origini umili, si appassiona fin dall'adolescenza alle danze popolari. Dagli anni sessanta aderisce al Movimiento del Nuevo Cancionero, una corrente che intende rinnovare la canzone popolare, rappresentando la vita quotidiana argentina. Ne fanno parte anche altri importanti artisti come Armando Tejada Gómez, Manuel Oscar Matus e Tito Francia. Insieme a Manuel Oscar Matus, marito della Sosa, si esibisce all’Università e pubblica il primo disco, Canciones con fundamento. Il maggior riconoscimento viene ottenuto nel 1965 al Festival Nacional de Folklore d CosquÍn, lanciata da Jorge Cafrune, tra i più noti ricercatori e diffusori della musica popolare argentina. Nello stesso anno incide il disco collettivo Romance de la muerte de Juan Lavalle, con Ernesto Sábato e Eduardo Falú cantando Palomita del valle. Nel 1966 incide Yo no canto por cantar, che comprendente brani come Canción del derrumbe indio, Canción para mi América, Chayita del vidalero, Los inundados, Zamba para no morir, Tonada de Manuel Rodríguez e Zamba al zafrero. Il successo la porta a incidere l’ottobre successivo Hermano e alla fine del 1967 esce Para cantarle a mi gente. Da allora incide numerosi dischi e si esibisce in tutto il mondo partecipando anche al film El Santo de la Espada, di Leopoldo Torre Nilsson sulla vita di Josè de San Martìn; nel 1971 pubblica La voz de Mercedes Sosa e Homenaje a Violeta Parra, in cui canta numerose canzoni della famosa cantante cilena. Partecipa a un altro film di Leopoldo Torre Nilsson, La tierra en armas, in cui interpreta un’eroina peruviana. Nel 1972 esce Hasta la victoria, con canzoni di chiaro contenuto sociale e politico e Cantata Sudamericana, con musica di Ariel Ramírez e versi di Félix Luna. Dopo Traigo un pueblo en mi voz (1973) e A que florezca mi pueblo (1975), esce Mercedes Sosa con i contributi dei poeti Victor Jara, Pablo Neruda, Alicia Maguiňa e Ignacio Villa. Nel 1977 rende omaggio a una dei maggiori cantanti argentini con Mercedes Sosa interpreta a Atahualpa Yupanqui. Nel 1979, con l’instaurazione della dittatura militare, pur non essendo imputata di nulla, le viene impedito di cantare; emigra pertanto a Parigi e l’anno dopo a Madrid. Torna in Argentina nel 1982, alla vigilia della caduta del regime e si esibisce tredici volte al Teatro dell'Opera di Buenos Aires, da cui viene tratto l’LP Mercedes Sosa en Argentina. Nel 2005 pubblica il suo ultimo album, Corazon Libre.