Mauro Corona – Antonio Pennacchi

Giovedì 13 Marzo 2014
h. 21:00
Mauro Corona – Antonio Pennacchi

Una produzione Fondazione Musica per Roma

Due che ogni racconto è una vita intera, due che se cominci ad ascoltarli non finiresti mai. Due che li guardi e li pensi fratelli, bruschi, spigolosi, apparentemente scostanti. Comincia da qui, da questo gioco di somiglianze, la quinta edizione di Libri come, con un dialogo tra lo scrittore di montagna e quello di pianura. Mauro Corona e Antonio Pennacchi, due autori che scrivono per i lettori, senza nascondere, se è il caso, un dovuto distacco dalla propria scrittura e da una certa sua tirannia. “Penso di non aver scritto grandi libri, ma solo storie che piacciono”, dice il primo. “Bello o brutto che sia, questo è il libro per cui sono venuto al mondo”, confessa il secondo all’uscita di Canale Mussolini. Scrivere, sempre, come necessità, come cura. Scrivere della propria terra, delle origini, la storia dei luoghi e delle persone che li abitano, costruire un’immaginario. Corona scrive la natura, i boschi e i fiumi. Pennacchi scrive la pianura, la fabbrica e la bonifica. Si intrecciano al racconto della modernità, dello sviluppo, spesso alla loro critica. Perchè l’era del cemento, come la chiama Corona, è anche quella del Vajont.