Fondazione Musica per Roma, Editori Laterza presentano
È un singolare straniero quel giovane generale che entra a Milano il 15 maggio del 1796 dopo una campagna militare che è già, in poche settimane, diventata leggenda. Non è francese il suo nome, e il suo cognome, Buonaparte, è stato da poco opportunamente francesizzato. È stentata la sua lingua, appresa in un’isola, la Corsica, che continua a sentirsi italiana. E l’Italia, infatti, ingombra il suo immaginario. Lo incalza con i ricordi dell’Antichità, lo rende simile, come qualcuno dirà maliziosamente più tardi, a quei condottieri del Rinascimento, ambiziosi oltre misura, ma circondati da artisti e pronti a rifare da cima a fondo una città (come accade per la Milano napoleonica) con la stessa energia con cui avrebbero anche potuto distruggerla.