Influenzata da Charles Mingus e da Meshell Ndegeocello, Linda May Han Oh si fa ambasciatrice di sonorità contemporanee: il suo è un jazz rigoroso e di moderata avanguardia che respira l'energia della città attuale dove risiede, New York, screziato da sonorità etniche (in Mantis l’ospite speciale è Parks, il virtuoso di janggu, un tamburo coreano).
L'artista, nata in Malesia e cresciuta in Australia, si è esibita con musicisti come Joe Lovano, Steve Wilson, Vijay Iyer, Dave Douglas, Kenny Barron, Geri Allen, Fabian Almazan, Terri Lyne Carringtone e Pat Metheny. La musicista, che al basso ha uno stile molto cantabile, non trascura mai l’aspetto lirico dei pezzi e, a volte, accompagna lo strumento con la propria voce.