Fondazione Musica per Roma e Roma Jazz Festival presentano
Free jazz, etno-jazz, derive elettroniche e new music, sono solo tessere dell’interessante mosaico musicale creato, masticato ed espresso dalla Italian Instabile Orchestra. Orchestra che si compone di 18 musicisti, uno diverso dall’altro per storia personale e per stile musicale. Sorta di fusione a freddo di diverse identità e di personalismi riferibili tutti a diverse tradizioni musicali. Al pari della Globe Unity Orchestra, la Italian Instabile Orchestra sbaraglia le leggi ferree della somma algebrica. Il risultato del suo stile è differente dalla somma dei propri componenti, ma disegna qualcosa di nuovo, difficilmente collocabile e definibile, ma proprio per questo affascinante. Immaginazione improvvisativa, accadimento istantaneo, estro del momentum, che diventa coerente processo di creazione di raro estetismo musicale. L’improvvisazione accade ed è difficilmente inquadrabile, almeno nell’immediato, in un determinato stile musicale. Questa è la rara esperienza che il pubblico si trova a vivere ad un concerto della Italian Instabile Orchestra. L'Instabile nasce dal fortunato incontro tra Pino Minafra, Vittorino Curci e Riccardo Bergerone in occasione del Festival di Noci, dove si esibisce per la prima volta nel 1990, con un primo gruppo di composizioni originali e un Lover Man arrangiato da Schiaffini, per la intensa presenza vocale di Gioconda Cilio. Il 1992 segna il decollo dell'Instabile, e l'impatto dell'Orchestra sulla scena del jazz continentale è senza dubbio aiutato dalla uscita del Cd "Live in Noci and Rive de Gier". In questa prima fase gli stessi musicisti che ne fanno parte sembrano ogni tanto incerti delle potenzialità e delle direzioni del gruppo, ma al contempo si crea lentamente l'amalgama essenziale che li porterà a raggiungere un proprio stile ed una coerenza musicale che ad oggi rappresenta una delle realtà musicali jazzistiche più riuscite in Italia e in Europa. Nel 1994 avviene la svolta con il primo disco prodotto dalla ECM. L’anno seguente viene pubblicato, sempre dalla ECM, un secondo lavoro, che prende il nome dalla composizione di Giorgio Gaslini Skies of Europe. La risposta della critica non si fa attendere, tanto che il periodico Musica Jazz gli attribuisce il premio di “Miglior Cd dell'anno”. Il 1996 avviene una seconda svolta, con l’uscita dalla formazione di Giorgio Gaslini, sostituito da Umberto Petrin. Successivamente fa il suo ingresso nell’orchestra il trombettista Enrico Rava. Tra i molti aspetti ed episodi della vita dell'Instabile, vale la pena di ricordare che l'orchestra ha vinto per ben quattro volte, negli anni 1992, 1994, 1995 e 1997, il referendum di Musica Jazz come miglior gruppo e che, tra le utili funzioni da essa svolta, c'è stata anche quella di trampolino di lancio per giovani musicisti. Tra questi ultimi, si ricorda il trombettista Alberto Mandarini. Dopo 18 di intensa attività, l'Instabile sembra essere diventata l'esperienza di maggior peso e successo del jazz nostrano a livello internazionale.