Fondazione Musica per Roma in collaborazione con Bienal de Flamenco de Sevilla presenta
¡BAILE!
Il secondo appuntamento con la grande bailaora sivigliana Isabel Bayón è con lo spettacolo La puerta abierta, la cui regia è affidata a Pepe Gamboa e che vanta la collaborazione speciale di Miguel Poveda. Il lavoro, presentato in anteprima alla XIV Biennale del flamenco a Siviglia, è stato premiato con il Giraldillo.
Isabel Bayón inizia a ballare all’età di cinque anni nella scuola di Matilde Coral. A sedici anni si diploma in Danza spagnola nei conservatori di Córdoba e Siviglia. Durante gli anni di apprendistato riceve lezioni da diversi maestri, non solo di flamenco e danze spagnole, ma anche di altre discipline come la danza classica e quella regionale e contemporanea.
A metà degli anni Settanta, presentata dallo stesso “festeggiato”, debutta nel tributo al ballerino Antonio Ruiz Soler. Partecipa come artista ospite al Congresso flamenco “Homenaje a Antonio Mairena” svoltosi nel 1979 nel Palazzo Reale di Siviglia.
Si esibisce in numerosi festival di musica e danza, sia in Spagna che all’estero. Partecipa come solista a varie edizioni della Biennale flamenca di Siviglia. Nel 1988 è finalista del concorso “Giraldillo del Baile”, organizzato dalla città di Siviglia. Interviene inoltre nella “Cumbre Flamenca” organizzata a Madrid sotto l’egida del Ministero della Cultura.
Nel 1986 è in tour in Italia come ballerina solista dello spettacolo Flamenco Vivo con Manolo Marín e Milagros Mengíbar. Il coreografo Manolo Marín la sceglie come solista della sua compagnia per lo spettacolo A contratiempo. Nel 1992 è solista dello spettacolo Azabache realizzato per l’Esposizione Universale e prodotto dall’ente organizzatore della stessa.
Nel 1994 diviene ballerina solista della Compañía Andaluza de Danza, diretta da Mario Maya, e debutta con le coreografie De lo flamenco e Réquiem che porta in tour in Spagna e in altri paesi europei nel corso del 1995. Nel 1996 danza con la Compagnia Escena Flamenca nello spettacolo Picasso Flamenco in omaggio al grande pittore.
Nel 1997, su invito del cantante Miguel Poveda, partecipa al Festival Grec di Barcellona e, come artista ospite, allo spettacolo La huella de la argentinita, diretto da José Luis Ortiz Nuevo e presentato al Teatro della Maestranza di Siviglia.
Nel 1998 all’interno del ciclo di spettacoli organizzato dal Teatro Central porta in scena El flamenco viene del sur accanto al ballerino Israel Galván e sempre con lui – di nuovo con la compagnia di Mario Maya – porta in Israele lo spettacolo Los gitanos cantan y bailan a Lorca. Nel corso dello stesso anno viene invitata dal ballerino Javier Barón a partecipare allo spettacolo Solo por arte, presentato nel Teatro Lope de Vega durante la Biennale d’arte flamenca di Siviglia.
Nel 1999 presenta con la Compañía Andaluza de Danza (diretta da José Antonio Ruiz) l’opera Elegía andaluza al Festival Internazionale di Granada. Lo stesso anno crea una coreografia per Oripandó, uno spettacolo del Balletto Nazionale di Spagna diretto da Aida Gómez e in seguito coreografa e danza uno dei quadri di Encuentro della Compañía Andaluza de Danza.
Nel 2000, in occasione della XI Biennale di Siviglia, partecipa come ospite a Bachdaliana, uno spettacolo portato in scena dalla compagnia di Fernando Romero.
Nel 2002, alla XII Biennale di Arte Flamenca di Siviglia porta in scena con la propria compagnia lo spettacolo Del alma che poi presenta, tra le altre località, a Jerez e a Torino.
Nel corso della successiva biennale sivigliana, nel 2004, è coreografa e protagonista dello spettacolo La Mujer y el pelele, diretto da Pepa Gamboa e scritto da Antonio Álamo. Tale spettacolo è stato presentato nel Teatro Lope de Vega, a Málaga, Granada e Madrid.
Nel 2005 lavora nello spettacolo Notas al pié di Javier Barón, in prima assoluta al Festival di Jerez. Lo stesso anno danza in Y la batita de cola presentato al New World Flamenco Festival di San Francisco.
Isabel Bayón inizia a ballare all’età di cinque anni nella scuola di Matilde Coral. A sedici anni si diploma in Danza spagnola nei conservatori di Córdoba e Siviglia. Durante gli anni di apprendistato riceve lezioni da diversi maestri, non solo di flamenco e danze spagnole, ma anche di altre discipline come la danza classica e quella regionale e contemporanea.
A metà degli anni Settanta, presentata dallo stesso “festeggiato”, debutta nel tributo al ballerino Antonio Ruiz Soler. Partecipa come artista ospite al Congresso flamenco “Homenaje a Antonio Mairena” svoltosi nel 1979 nel Palazzo Reale di Siviglia.
Si esibisce in numerosi festival di musica e danza, sia in Spagna che all’estero. Partecipa come solista a varie edizioni della Biennale flamenca di Siviglia. Nel 1988 è finalista del concorso “Giraldillo del Baile”, organizzato dalla città di Siviglia. Interviene inoltre nella “Cumbre Flamenca” organizzata a Madrid sotto l’egida del Ministero della Cultura.
Nel 1986 è in tour in Italia come ballerina solista dello spettacolo Flamenco Vivo con Manolo Marín e Milagros Mengíbar. Il coreografo Manolo Marín la sceglie come solista della sua compagnia per lo spettacolo A contratiempo. Nel 1992 è solista dello spettacolo Azabache realizzato per l’Esposizione Universale e prodotto dall’ente organizzatore della stessa.
Nel 1994 diviene ballerina solista della Compañía Andaluza de Danza, diretta da Mario Maya, e debutta con le coreografie De lo flamenco e Réquiem che porta in tour in Spagna e in altri paesi europei nel corso del 1995. Nel 1996 danza con la Compagnia Escena Flamenca nello spettacolo Picasso Flamenco in omaggio al grande pittore.
Nel 1997, su invito del cantante Miguel Poveda, partecipa al Festival Grec di Barcellona e, come artista ospite, allo spettacolo La huella de la argentinita, diretto da José Luis Ortiz Nuevo e presentato al Teatro della Maestranza di Siviglia.
Nel 1998 all’interno del ciclo di spettacoli organizzato dal Teatro Central porta in scena El flamenco viene del sur accanto al ballerino Israel Galván e sempre con lui – di nuovo con la compagnia di Mario Maya – porta in Israele lo spettacolo Los gitanos cantan y bailan a Lorca. Nel corso dello stesso anno viene invitata dal ballerino Javier Barón a partecipare allo spettacolo Solo por arte, presentato nel Teatro Lope de Vega durante la Biennale d’arte flamenca di Siviglia.
Nel 1999 presenta con la Compañía Andaluza de Danza (diretta da José Antonio Ruiz) l’opera Elegía andaluza al Festival Internazionale di Granada. Lo stesso anno crea una coreografia per Oripandó, uno spettacolo del Balletto Nazionale di Spagna diretto da Aida Gómez e in seguito coreografa e danza uno dei quadri di Encuentro della Compañía Andaluza de Danza.
Nel 2000, in occasione della XI Biennale di Siviglia, partecipa come ospite a Bachdaliana, uno spettacolo portato in scena dalla compagnia di Fernando Romero.
Nel 2002, alla XII Biennale di Arte Flamenca di Siviglia porta in scena con la propria compagnia lo spettacolo Del alma che poi presenta, tra le altre località, a Jerez e a Torino.
Nel corso della successiva biennale sivigliana, nel 2004, è coreografa e protagonista dello spettacolo La Mujer y el pelele, diretto da Pepa Gamboa e scritto da Antonio Álamo. Tale spettacolo è stato presentato nel Teatro Lope de Vega, a Málaga, Granada e Madrid.
Nel 2005 lavora nello spettacolo Notas al pié di Javier Barón, in prima assoluta al Festival di Jerez. Lo stesso anno danza in Y la batita de cola presentato al New World Flamenco Festival di San Francisco.