Editori Laterza e Fondazione Musica per Roma, presentano
Bernini passò tutta la sua lunga vita a Roma, e cambiò il volto della città eterna come forse nessun altro artista prima di lui. Così, nell'immaginario collettivo, egli è il grande regista della magnificenza papale, il mago capace di trasformare in poesia la propaganda dei gesuiti. Ma Bernini è romano anche in un altro senso: più di ogni altro artista egli seppe approfittare della singolarità che offriva la corte di Roma: l'unica grande capitale europea che non fosse dominata da una dinastia. Il ricambio dei pontefici e la licenza delle corti cardinalizie permisero a Bernini di conquistare una libertà che non era stata concessa a nessun altro artista del suo tempo.
Tomaso Montanari insegna Storia dell'Arte moderna presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II