Germano Scurti – “Buongiorno Hospice”

Buongiorno Hospice

Audio documentario

Quasi un Oratorio per voci e ensemble di suoni concreti

Spazializzazione su 16 canali e cuffie a conduzione ossea

 

di Germano Scurti

Durata 110’

Produzione Fondazione Musica per Roma

Buongiorno Hospice è un audio documentario sul “fine vita”.

Ci siamo collocati nel punto più vicino dell’esperienza reale della prossimità con la morte facendo emergere le concrete esperienze individuali dei pazienti e del loro contesto familiare, dei medici e degli infermieri, e le interazioni che si verificano nello specifico contesto istituzionale Hospice; dunque i suoni, le parole, il vissuto tratto dall’esperienza concreta della nostra più ampia liminarietà: “l’esperienza del morire”.

Con questo si è voluto da una parte valorizzare il metodo Hospice - che in qualche modo possiamo considerare quasi come uno snodo di civiltà, pre-post prometeica - e dall’altra restituire uno spazio sociale a ciò che tendenzialmente rimane recluso, ovvero provare ad affrontare questa nostra rimozione societaria, una delle nostre più grandi paure universali, perché sembra che si muoia in clandestinità, quasi di nascosto.

Dal punto di vista documentaristico Buongiorno Hospice va oltre il reportage giornalistico grazie alla creazione di una struttura narrativa totalmente basata sul “discorso diretto”, sulla presa diretta della realtà, “la vita colta in fragrante” direbbe Dziga Vertov.

A questo si aggiunge una specifica sensibilità “audiografica” che si fa essa stessa narrazione. Una sensibilità che ci ha portato ad enfatizzare i suoni concreti, i suoni della realtà, quelli dell’ambiente Hospice (in genere microsound), proposti senza alcuna elaborazione elettronica, allo scopo di conservare una sensazione di “naturalezza” dello spazio. Suoni che tuttavia non vengono trattati in maniera realistico-mimetica ma come veri e propri “oggetti sonori” (secondo i criteri della musica acusmatica e della sound art), e in quanto tali concertati e orchestrati.

Questa sensibilità “audiografica” viene ulteriormente amplificata grazie alla scelta di proporre il documentario audio, Buongiorno Hospice nella forma di un concerto acusmatico, dove vengono messi in gioco tanto i processi creativi e artistici della spazializzazione del suono - realizzati su 16 canali e cuffie a conduzione ossea - quanto la resa narrativa della definizione metaforica della musica acusmatica stessa, spesso denominata “cinema per le orecchie”.

E’ dunque una sorta di ibrido Buongiorno Hospice, una sperimentazione che si muove tra la ricerca linguista sull’audio documentario e il concerto acusmatico.

Il tutto per cercare di restituire quella straordinaria intimità che si sprigiona nelle relazioni umane allinterno dellHospice, e che probabilmente solo il linguaggio audio, tattile, è in grado di offrire, attraverso il suo suono di prossimità. Un linguaggio forse capace di sostenere la scommessa più grande di questo lavoro: chiedere agli ascoltatori di porsi di fronte al nostro più grande tabù.

 

 

Gli Hospice coinvolti nel field recording:

Hospice di Torrevecchia Teatina (Chieti)

Hospice “Alba Chiara” di Lanciano (Chieti)