Fondazione Musica per Roma, Meet in Town presentano
Concerto per musica e immagine prodotto in associazione e in collaborazione con ECM Records / Manfred Eicher
Un esplicito omaggio alla prestigiosa ECM di Manfred Eicher, la casa discografica di Monaco di Baviera che fin dal 1969 ha anticipato le nuove tendenze della musica jazz con artisti nord europei come Jan Garbarek, Bobo Stenson, Terje Rypdal, Arild Andersen, Jon Christensen e con quelli americani come Keith Jarrett, Chick Corea, Art Ensemble of Chicago, Pat Metheny, Don Cherry, Bill Frisell, Paul Motian.
Gazelab è l’inedito tributo a questa esperienza discografica: un doppio concerto per musica e immagini ideato e realizzato da Roberto Masotti e Maurizio Martusciello.
In Works 1/2 Maurizio Martusciello interpreta, con l’ausilio dell’elettronica, varie musiche per così dire “riassunte”, in periodi diversi, nelle due collane antologiche Works e :rarum della ECM accompagnato dalle storiche fotografie di copertina riproposte e reinterpretate da Roberto Masotti (il lavoro fotografico di Masotti per l’etichetta continua ininterrottamente dal 1973) e da altrettanto storiche immagini di musicisti al lavoro. In Sguardo (o sguardi) Roberto Masotti propone un lavoro sull’estetica dello sguardo. Partendo dalle immagini in proiezione, spesso desunte dalla pubblicità, e dal live video, si incrociano testi elaborati e raccolti. Il tutto è amalgamato attraverso il prezioso contributo musicale, dal vivo, di alcuni tra i migliori musicisti di area ECM in un’inedita combinazione: Jon Hassell, Terje Rypdal, Jon Balke, Anja Lechner, Miki N'Doye e dell’elettronica “esterna” di “M2”.
La ECM è famosa non solo per l’originalità dei progetti discografici, l’estrema qualità della registrazione e per aver scommesso sulla musica improvvisata (Köln Concert di Keith Jarrett è uno dei dischi di piano solo più venduti di tutti i tempi) ma anche per la ricercata bellezza delle copertine. ECM ha anche introdotto attraverso la collana ECM NEW SERIES, a partire dal 1984, compositori “contemporanei” come Arvo Pärt, Meredith Monk, Heiner Göbbels, per nominarne solo alcuni.
Il ruolo della ECM è stato determinante nell’affermazione a livello mondiale del jazz europeo e spesso si parla di un “suono ECM” indicando un insieme di caratteristiche e qualità artistiche che contraddistinguono la musica prodotta dalla casa discografica lungo tutto il suo lungo percorso.