Fondazione Musica per Roma presenta
Pinocchio di sabbia. Come le figure di Massimo Ottoni una figura si trasforma come in sogno in un'altra figura, come le storie di Pinocchio diventano, come in sogno, altre storie. Proviamo quindi a mettere in evidenza il rapporto misterioso tra fiaba e sogno, che nel racconto annulla i passaggi logici o meglio ne crea altri. Il materiale di cui sono fatte storie diversissime è in sostanza la stessa sabbia e il gioco potrebbe essere infinito, per questo ci incanta. E Pinocchio, oltre ai mille riferimenti testuali e letterari, ha in più questa magia, che è quella delle storie che si piegano una sull'altra all'infinito, come fa la sabbia di Massimo Ottoni. Che la storia inizi e finisca, è pura convenzione: si tratta di incantare e poi nel caso migliore addormentare il bambino che ascolta. Nel caso del pubblico, farlo entrare in un sogno di parole, immagini di sabbia e musica. E lasciarcelo fino al prossimo spettacolo. La tecnica di Massimo Ottoni consiste nel creare disegni e figure in tempo reale usando le mani come pennello e la sabbia come colore. La tecnica del banco luminoso viene declinata in ogni possibilità espressiva, utilizzando sabbia, carte, cotone e materiali vari in bianco e nero ma anche il colore con un ingegnoso utilizzo delle tempere. Matteo Scaioli userà dei sintetizzatori analogici, percussioni tabla, tabla tarang e tamburi giapponesi. A Riondino la fiaba.