Accoppiata vincente sul palco come in locandina. Due dei massimi capolavori di Brahms, il Concerto per pianoforte n. 2 e la Seconda Sinfonia - eseguiti da due fuoriclasse del pianoforte e della bacchetta: Yefim Bronfman e Daniele Gatti. Il programma permette di mettere a confronto due pagine così note del compositore di Amburgo e poterne apprezzare differenze e affinità. Il Concerto è considerato tra i più impervi dell'intero repertorio per pianoforte e orchestra. Il flusso solenne, l'ampiezza delle linee, il gesto grande che contraddistinguono tutti i movimenti di questo capolavoro sono ottenuti con una scrittura in cui il pianoforte, pur nel suo ruolo di spicco, è costantemente messo in relazione con l'orchestra in un dialogo paritario, serrato, che impone al solista difficoltà tecniche impervie. Una solennità analoga può essere rintracciata nella Seconda Sinfonia sebbene l'empito romantico che pervade il Concerto qui sembra stemperato in una cantabilità calda, pacata, lirica che ha fatto accostare questa Sinfonia alla Pastorale di Beethoven. Come delle vette che si innalzano sulla natura circostante non mancano i momenti di appassionato afflato romantico che trovano il culmine nell'ultimo movimento e in particolare nel finale, laddove l'orchestra si lancia in una eclatante e trascinante chiusura trionfale. Yefim Bronfman ha eseguito il Concerto di Brahms con tutti i più grandi direttori della nostra epoca e con le maggiori orchestre del mondo mentre Daniele Gatti, come è noto, vanta una affinità particolare con il repertorio tedesco e tardoromantico.
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Il venerdì, prima del concerto, c'è
SPIRITO CLASSICO
Introduzione all'ascolto con aperitivo
Sala Ospiti - ore 19