Inedito, tellurico incontro fra due musicisti, Baba Sissoko & Antonello Salis, tra i più effervescenti della scena jazz internazionale, per un concerto “senza reti”, dove ritmi tradizionali africani e improvvisazione jazz si fondono in uno spettacolo pirotecnico e pieno di energia creativa. Baba Sissoko, africano del Mali, é discendente da una grande famiglia di Griot, figure erranti che detengono e tramandano il sapere, la tradizione, la storia e la cultura locale. Inizia la sua carriera suonando il Tamani (tamburo parlante), accompagnando il nonno nei suoi viaggi. Il suo stile è estremamente particolare: alle melodie e ritmi propri della sua tradizione africana, fonde sonorità delle musiche nere occidentali come il jazz e il blues, reinterpretandole in una chiave decisamente originale. Sissoko divide questo progetto con il pianista e fisarmonicista Antonello Salis, in un incontro nel quale ognuno di loro cerca di riallacciare i legami con le radici della musica afroamericana, riattivando una serie di cortocircuiti storico musicali. La presenza di Salis non è assolutamente eccentrica, dal momento che il pianista sardo è per molti versi il più “fisico” ed africano dei jazzisti italiani e sa muoversi con eccezionale creatività sui sentieri delle improvvisazioni più ardite.