Fondazione Musica per Roma presenta
musiche di
Claude Debussy Chansons de Bilitis
per voce recitante, 2 flauti, 2 arpe e celesta
Giorgio Battistelli Aphrodite
per voce recitante, flauto, arpa e 3 percussioni
“Avec soin, elle ouvrit d'une main sa tunique/et me tendit ses seins tièdes et doux,/ainsi qu'on offre à la déesse/une paire de tourterelles vivantes”: nelle Chansons de Bilitis di Pierre Louys, è racchiusa tutta l’ambigua, decadente, arcaica sensualità che ha segnato, nella Francia “fin de siècle”, le correnti del simbolismo e dell’impressionismo. In entrambi i casi il segno estetico prevalente è quello della “l’incertezza del confine” ed è per questa ragione che l’interprete ideale delle Chansons intonate da Claude Debussy è oggi la voce più rappresentativa della condizione “transgender”: Vladimir Luxuria. Al suo sensualissimo gioco di sospiri, di allusioni e di esitazioni si consegna anche uno dei lavori “primi” di Giorgio Battistelli, “Aphrodite”, anch’esso “baciato” dai versi di Pierre Louys.