
La Giunta capitolina ha approvato il Piano di fattibilità tecnica ed economica per l’ampliamento del Sagrato dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, firmato dallo studio di Renzo Piano. L’intervento punta a valorizzare l’ingresso del Parco della Musica e a restituire alla città nuovi spazi pedonali, verdi e funzionali. Il progetto prevede una nuova pavimentazione, la ridefinizione degli accessi e la creazione di un sistema di piazze e percorsi immersi nel verde, pensati come luoghi di incontro e di relazione tra l’Auditorium, il quartiere e la città. Particolare attenzione sarà rivolta anche alla principale porta di accesso, sotto il viadotto di Corso Francia, che sarà riqualificata con nuovi spazi pavimentati in travertino, vasche a verde e illuminazione rinnovata.
L’Amministratore Delegato di Fondazione Musica per Roma, Raffaele Ranucci, esprime grande soddisfazione: “Accogliamo con grande soddisfazione l’approvazione del Piano di fattibilità per l’ampliamento del Sagrato dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, firmato dallo studio di Renzo Piano. È un passaggio fondamentale che rafforza il ruolo dell’Auditorium, che si amplia e si rinnova, aggiungendo valore a una funzione già oggi strategica e internazionale, quale cuore pulsante della vita culturale della Capitale e luogo di incontro aperto a tutti. Il nuovo Sagrato non sarà solo un intervento architettonico, ma un vero e proprio spazio pubblico rigenerato, più verde, accogliente e integrato con il quartiere. Desidero ringraziare in particolare il Sindaco Roberto Gualtieri, l’Assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia e tutta la Giunta per l’attenzione e il sostegno dedicati a questo progetto, che coniuga visione urbana e vocazione culturale. Questo risultato, frutto di un lavoro condiviso con le istituzioni, rappresenta per la Fondazione Musica per Roma uno stimolo a proseguire nel percorso di innovazione e apertura che da sempre contraddistingue la nostra missione. Siamo certi che il nuovo Sagrato diventerà presto lo scenario naturale di grandi momenti di condivisione che renderanno questo spazio un luogo vissuto, riconoscibile e simbolico per Roma”.


