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Lo spettacolo, ispirato dalle Mille e una notte, si struttura in maniera interdisciplinare e vuole portare una testimonianza di dialogo interculturale nel Mediterraneo. Protagoniste Chiara Muti e l’attrice algerina Rania Serouti che reciteranno i testi narrativi e poetici sia in lingua italiana che araba e la ballerina indiana Mridula Rao. Il maestro Damiano Giuranna, ideatore e regista dello spettacolo, dirigerà la World Youth Chamber Orchestra impegnata accanto all’Ensemble Strumentale Algerino, formazione che adotta, tra gli altri, strumenti tradizionali arabi. Al centro dello spettacolo è la figura femminile di Sherazade quale emblema archetipico e universale dell’intelligenza e della saggezza femminile.
Una figura con il suo doppio. Due immagini, quindi, della stessa realtà: due culture, quella occidentale e quella orientale, che si confrontano usando lo strumento privilegiato dell’arte come peculiare messaggio di fraternità. Il tema dell’amore capace di ricostruire un ponte tra le due culture, è assolutamente centrale in questa pièce. Lo spettacolo racconterà un episodio de Le Mille e una Notte, interpolato da poesie e arie italiane del XVI e XVII secolo, da poesie appartenenti alla letteratura araba del XI secolo e da musiche dell’antica tradizione maghrebina e arabo-andalusa. Due segni linguistici diversi, l’italiano e l’arabo, riuniti nel linguaggio universale della musica.