Musica per Roma in collaborazione con l'Accemia Nazionale di Santa Cecilia
"Vita con un idiota", tratto da un racconto di Viktor Erofeev, messo in musica da Alfred Schnittke, e interpretato dal Teatro Statale di Opera e Balletto di Novosibirsk, è la storia di uno scrittore russo, chiamato Io, che per la sua mancanza di compassione come punizione deve accogliere a casa sua un pazzo.
Va al manicomio e sceglie Vova, il rosso che ha fama di essere '"ubbidiente e ragionevole" e che non parla molto: "vero" è l'unica cosa che sa dire.
Io lo porta a casa sua, dove sua moglie accoglie Vova con grande scetticismo.
All'inizio Vova si dimostra modesto e tranquillo. Poi a poco a poco cambia il suo modo di fare, svuota il frigorifero, buttando dappertutto il cibo e beandosi di ciò. Presto comincia anche a distruggere la biblioteca di Io. Io e sua moglie cercano disperatamente di difendersi da Vova, ma non ci riescono. Distrugge tutto, butta fuori Io dalla camera da letto e violenta sua moglie. Quest'ultima si dimostra molto contenta del cambiamento e rimane incinta, decide però di abortire. Vova, che si era rallegrato per l'arrivo del bambino, reagisce in modo violento e alla fine rivolge le sue attenzioni su Io con cui inizia un'intensa relazione sessuale. I due uomini si sistemano in una camera e godono a stare insieme, a volte picchiano la donna, pur dedicandole un po’ di attenzione. Alla fine la donna pone Vova davanti a una decisione definitiva: «O lui o io!». Vova reagisce in modo rapido e coerente: decapita la donna con una cesoia da giardiniere e sparisce con il suo corpo. Nessuno lo vedrà più. Per Io è troppo: perde la ragione e ritorna al manicomio dove viene accolto dal portiere come un vecchio conoscente.
In lingua russa con sopratitoli in italiano
sopratitoli a cura di Prescott Studio, Firenze