Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Uto Ughi violino
Mozart Concerto n. 2 K 211
Genio musicale completo, Mozart eccelse in ogni genere strumentale e vocale, dalla musica sinfonica a quella cameristica, dalla musica sacra all'opera lirica. Caratteristica comune a tutta la sua produzione è quella sua tendenza a far cantare tutti gli strumenti come fossero personaggi di un'opera. L'effetto è evidente nei suoi Concerti per violino (composti per se stesso quando era al servizio dell'arcivescovo di Salisburgo, come primo violino), dove al canto naturale della voce del violino rispondono, in orchestra, come fossero veri e propri personaggi di un'azione scenica, archi e strumentini in conversazione galante, qui allegra, là malinconica, tutti sudditi della sovrana linea melodica dello strumento solista. Uto Ughi eseguirà l'integrale dei Concerti mozartiani in due serate: 24 aprile e 25 maggio. Nella prima si ascolteranno il n.2 k 211 e il più celebre n.3 K 216, entrambi composti nel 1775, insieme al n.7 K 271a, sulla cui attribuzione a Mozart pesano forti dubbi: si ritiene che la copia vergata da un violinista dell'800 del manoscritto originale, oggi perduto, contenga sì musica di Mozart, ma anche novità stilistiche proprie del primo romanticismo... A voi giudicare e risolvere il mistero!
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