Fondazione Musica per Roma presenta
Due sono le posizioni teoriche dominanti che hanno permeato le scienze cognitive per molto tempo: da una parte l’idea che il cervello/mente fosse un sistema unico e generale di risoluzione dei problemi, dall’altra l’idea invece che fosse una sorta di collezione di moduli specializzati nelle diverse abilità cognitive e nelle diverse aree di attività. L’idea della modularità si lega poi a quella del loro carattere innato e della loro codificazione nel genoma. In favore dell’immagine modulare della mente sono state portate evidenze sull’indipendenza dei vari sistemi, soprattutto quello del linguaggio, ma anche casi di dissociazione specifica in pazienti con lesioni o malattie genetiche. Altre ricerche hanno invece messo in luce alcuni fattori di connessione e sottolineato il ruolo del processo di sviluppo nel modellare la mente. Qual è lo stato del dibattito attualmente? Qual è l’architettura della nostra mente/cervello? Quanto è già presente alla nascita e quanto invece
si sviluppa con l’esperienza?