Una produzione Fondazione Musica per Roma in collaborazione con il Conservatorio Santa Cecilia di Roma, Emufest e Monastero Tibetano di Drepung
Un sogno ... Trans, una delle opere magistrali di Karlheinz Stockhausen, è basata su un suo sogno nella notte tra il 9 e il 10 Dicembre 1970.
"... Io ero occupato a scrivere altre opere, del tutto inaspettatamente ho sognato un pezzo intero. La mattina dopo, dovendo andare ad un appuntamento, ho avuto solo poco tempo per scrivere velocemente giù qualche appunto. Su quel sogno. Ho sognato due file di archi da sinistra a destra, la seconda un poco sopra la prima. Suonavano in sincrono estremamente lento e forte, un vero muro di suono cromaticamente denso e compatto. Nello stesso tempo sentivo il suono di macchine in legno per tessere in movimento o forse rumore di treni, Dio sa come sono arrivato a questa idea! Forse risale alla mia infanzia, forse ai miei viaggi in estremo oriente proprio in quegli anni, questi suoni laceranti periodicamente squarciavano l’aria con il loro movimento... e poi una tenda davanti all’orchestra, che strano…e l’orchestra apparire in una nebbia di colore rosso-violetto. E poi ho capito che era la stessa luce che ho visto più volte in meditazione quando chiudo gli occhi e allontano tutti i pensieri”.
Sappiamo che Stockhausen ha sempre preso sul serio i suoi sogni e il ricordo del suo secondo sogno è ancora vibrante nei cieli di Roma, l’Helicopter Quartet; per questo dopo trent’anni di assenza in Italia viene presentato nuovamente il capolavoro onirico del Maestro tedesco in una nuova versione curata dall’Orchestra del Conservatorio di Santa Cecilia, dal PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble, lo staff scientifico dell’Emu fest sotto la direzione di Tonino Battista e la regia di Pasquale Mari. Uno spettacolo che raramente avrà repliche nel futuro.
Il titolo iniziale di Trans, “Musica per il prossimo a morire”, è pensato da Stockhausen come un aiuto e una guida al viaggio dei nuovi defunti di chiara derivazione buddista e ci introduce alla prima parte del concerto: l’ascolto di una parte dell’opera fondamentale del Buddismo tibetano “Il libro Tibetano dei Morti” (Bardo Todhol).
Per la prima volta in Europa avremo la possibilità di ascoltare la voce del Venerabile Ngawang Tashi Bapu (Lama Tashi) Tashi Lama, primo cantore ufficiale del Monastero di Drepung del Dalai Lama.
Nominato nel 2005 ai Grammy Awards per le sue incisioni, ha collaborato con grandi artisti quali Michael Stipe dei R.E.M., Patti Smith, Ben Harper, Billy Corgan dei Smashing Pumpkins, Sheryl Crow e Philip Glass.
Di Philip Glass verranno eseguiti in prima mondiale brani dal film “Kundun” di Martin Scorsese, dedicate al Tibet e scritte per il Tashi Lama.
"Il libro tibetano dei morti. Lo lessi all'inizio degli anni Settanta. La prima volta fu un'esperienza traumatica, perché stavo attraversando un periodo molto delicato. Non riuscii ad arrivare in fondo, non potevo neanche tenerlo sul comodino. La seconda volta lo lessi con maggiore padronanza. La terza mi ha fulminato".Franco Battiato
Programma
Philip Glass
- Sand Mandala* prima esecuzione assoluta
- Escape to India* prima esecuzione assoluta
(*)from the Touchstone Pictures film KUNDUN
Words and Music by Philip Glass
(c) 1997 Touchstone Pictures Music & Songs
This arrangement (c) 2010 Touchstone Pictures Music & Songs
All Rights Reserved Used by Permission
Reprinted by permission of Hal Leonard Corporation
Karlheinz Stockhausen
- Trans
Bardo Thodol Il Libro Tibetano dei Morti