Fondazione Musica per Roma in coproduzione con Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Condotti per mano attraverso la guida dell'ultimo periodo di Liszt, un cavaliere impenitente che diventa sempre più riflessivo, cristallino, essenziale. È da questa combinazione magica di intensa complessità e tranquilla pacata dolcezza che naturalmente si arriva nel mondo della musica sacra dell'Europa orientale e baltica che di questa dolcezza ungherese ne hanno fatto tesoro indimenticabile. Capolavori eseguiti per la prima volta nella nostra città per un pubblico di aspiranti al paradiso.