Musica per Roma presenta
“Pensare all’esistenza di realtà parallele può far venire in mente l’infinità dei sogni che possono contenere. Illusioni parallele. Illusioni e basta in questa dimensione. Sicuramente non cambieranno il corso della nostra vita, dei nostri destini ... ma possono rendere tutto meno asettico, aggiungere colore, farci alzare lo sguardo ... come le canzoni ...” Federico Zampaglione, luglio 2004
Del nuovo album dei Tiromancino, "Illusioni parallele", si potrebbe dire che è un disco di elettronica suonata. Pur senza abbandonare la sperimentazione e l’impiego di effetti in fase di registrazione c’è l’utilizzo di strumenti elettronici anni ’70 quali il Moog, il Prophet V e il Rhodes piano. Le 12 canzoni di Illusioni parallele sono prodotte da Federico Zampaglione, Andrea Pesce e Luigi Pulcinelli, che si sono avvalsi della collaborazione preziosa di Lorenzo Amurri. Tiromancino entra quindi in una nuova fase, in un nuovo territorio, facendo tesoro e portando saldamente con sé tutto quanto costituisce il migliore e più riuscito bagaglio artistico acquisito negli anni.
La canzone che apre l’album, intitolata Pericle il Nero, è illuminante sul tono del disco quando il testo afferma: “Ti sto parlando di nuove esperienze, ti sto parlando di realtà diverse”. Il concetto su cui ruota l’album sono le illusioni inserite nella realtà di tutti i giorni. I testi evidenziano un immaginario più ampio, una ricerca non solo rivolta verso l’interiorità ma pure verso l’esterno, verso quello che avviene intorno a noi. Fra le canzoni a tal proposito più esemplificative ci sono il primo singolo Amore impossibile e poi Imparare dal vento, L’autostrada, la stessa title track Illusioni parallele.