Tra le cantautrici più prolifiche, icona della musica contemporanea, Suzanne Vega si affaccia alla discografia nel 1985 con l’omonimo album subito ben accolto dalla critica musicale. Nel 1987 esce “Solitude Standing”, disco che raggiunge la N.2 della UK Album Chart, e che contiene il famosissimo singolo “Luka”. Cambio di stile nel 1990 con “Days of Open Hand”, un disco più maturo, sperimentale e profondo, che si aggiudica un Grammy nella categoria Best Package, raggiungendo la settima posizione nelle classifiche di vendita inglesi. Due anni dopo è la volta di “99.9F”°, una miscela eclettica di folk, dance ed industrial. Nel 1996 esce “Nine Objects of Desire”, semplice ed essenziale. “Songs in Red and Grey” (2001) parla del suo divorzio dal marito e produttore discografico Mitchell Froom, nel 2003 esce “Retrospective, the Best of Suzanne Vega” e nel 2006 “Beauty&Crime”, prodotto da Jimmy Hogart che, per questo lavoro, ha vinto un Grammy come “best engineered album, non classical”. Dopo un silenzio durato sette anni, nel 2014 esce “Tales from the Realm of the Queen of Pentacles”, una stupenda collezione di canzoni, un viaggio sonoro ispirato al mondo materiale e spirituale. Due anni dopo è la volta di “Lover, Beloved: Songs form an Evening with Carson McCullers”, un omaggio alla scrittrice americana Carson McCullers, una figura femminile da sempre fonte di ispirazione per la songwriter newyorkese. Scritto da Suzanne Vega in collaborazione con Duncan Sheik, il disco è una bellissima raccolta di eleganti ballate folk-pop, che rccoglie il meglio dell’eclettica cantante americana