Fondazione Musica per Roma in collaborazione con Codice. Idee per la Cultura presenta
Penetrare l’ignoto è da sempre la grande sfida del conoscere umano. La natura del procedere verso ciò che non sappiamo è però fondamentale. La scienza nel suo essere un sapere intrinsecamente provvisorio ci insegna a muoverci attraverso la porta dell’ignoto rispettando la nostra ignoranza e coltivando, e persino amando, i nostri dubbi e incer tezze. Il metodo scientifico stesso, si fonda infatti sul lasciare la porta aperta al dubbio. Ciò che ignoriamo diventa così spinta propulsiva a domande sempre nuove, sulla base di risposte che sono solidamente basate sulle nostre migliori evidenze ma che sono, al tempo stesso per loro natura potenzialmente errate. D’altronde, come dice il fisico Stephen Hawking, “il piu grande nemico della conoscenza non è l’ignoranza, ma l’illusione di sapere.” Dobbiamo rispettare quindi ciò che non sappiamo e non solo, dobbiamo persino imparare a essere a nostro agio nell’incertezza. Il poeta John Keat la chiamava “negative capability”: l’essere capaci di restare nell’incertezza e nel dubbio, senza cercare frettolosamente fatti e ragioni e la indicava come strumento fondamentale per il progredire della conoscenza. Questa decima edizione del Festival delle Scienze di Roma vuole essere, dunque, una celebrazione del dubbio, dell’incertezza e dell’ignoto e del modo di penetrarlo che è proprio del metodo scientifico. Il programma del Festival si concentrerà attorno a domande tra fisica, biologia, psicologia e linguistica: che rapporto c’è tra incertezza e indeterminatezza? Tra incertezza e caso? Cosa si nasconde in ciò che chiamiamo materia oscura o nei buchi neri? Cosa nel concetto di infinito? E poi ancora come ci rapportiamo cognitivamente con l’incertezza e l’ignoto e quale linguagg io usiamo per parlarne? Come calcoliamo con precisione l’incertezza? Come usiamo la segretezza nella politica? Come sempre la prospettiva sarà quella della ricerca più avanzata, riunendo i grandi nomi della ricerca scientifica italiana e internazionale, ma anche filosofi e storici della scienza, giornalisti ed esperti per capire e discutere quali domande guidano oggi il nostro cammino verso la conoscenza, lasciando “socchiusa la porta verso l’ignoto”.