Raccontare il Mediterraneo attraverso le voci delle donne: cantanti, scrittrici, madri, rifugiate, migranti. Questo il senso di una serata particolare che in un’epoca di innalzamento di nuovi muri e barriere vuole far incontrare le tradizioni musicali delle due sponde del Mare nostrum per far capire attraverso la musica e le parole che ciò che unisce è più forte di ciò che divide.
I brani delle grandi interpreti (Fairuz, Umm Kulthum, Amalia Rodrigues, Sezen Aksu, Rosa Balistreri) insieme al repertorio di Stefano Saletti e Banda Ikona per narrare le storie delle donne di ieri e di oggi, sradicate dalla violenza dell’uomo, costrette a lasciare la propria terra e a reinventarsi una vita, madri coraggio simbolo di un Mediterraneo più che mai dilaniato e ferito.
Durante la serata si alterneranno musiche e racconti, con testimonianze delle donne siriane rifugiate in Italia ospiti della Comunità di Sant’Egidio, letture di Francesca Bellino sulle donne di Tunisi tratte dal suo libro “Sul corno del rinoceronte”, interventi di ragazze immigrate di seconda generazione del progetto “Termini Underground” diretto da Angela Cocozza. Un concerto per testimoniare la forza, le speranze, le delusioni, il fascino dei popoli che si affacciano sul mare che bagna e divide l’Europa, l’Africa, i Balcani e il Medio Oriente.