Fondazione Musica per Roma in coproduzione con Accademia Nazionale di Santa Cecilia presenta
Giovanni Sollima è un vero virtuoso del violoncello. Suonare, per lui, non è un fine ma un mezzo per comunicare con il mondo. Ed è un compositore fuori dal comune che, grazie all'empatia che instaura con lo strumento e con le sue emozioni e sensazioni, comunica attraverso una musica unica nel suo genere, dai ritmi mediterranei, con una vena melodica tipicamente italiana ma che, nel contempo, riesce a includere tutte le epoche e i generi, dal barocco al "metal". Il suo è un pubblico variegato e trasversale: dagli estimatori di musica colta ai giovani "metallari" e appassionati di rock, Giovanni Sollima conquista tutti. Scrive soprattutto per il violoncello e contribuisce in modo determinante alla creazione continua di nuovo repertorio per il suo strumento. Il concerto vede Sollima protagonista assoluto come compositore e come interprete. Apre la musica di scena della “Medea” di Euripide, composta per la rappresentazione di Peter Stein al Teatro Greco di Siracusa nel 2004, qui proposta in una nuova versione dove, insieme alle 12 voci, viene inserita la partecipazione dello stesso Sollima. Segue “Spasimo”, dedicata a uno dei simboli della contraddizione storico-culturale, la storica chiesa sconsacrata in stile gotico-normanno, priva di tetto e riportata in vita dal degrado proprio durante gli anni ’90, linfa vitale di Palermo, sintesi di quanto di meglio ha composto il nostro: pattern che si susseguono e si ripetono citando la musica araba, il pop, la tradizione popolare e la musica d’avanguardia. Un concerto che conduce l’ascoltatore in luoghi privi di appigli: l’unica soluzione è la resa alle emozioni.