Fondazione Musica per Roma presenta
Raccontare la storia di alcune generazioni, con lo strumento popolare delle canzoni e con la voce e il volto di un protagonista che si presenta sul palcoscenico a evocare una storia con la sua stessa presenza: la voce, la chitarra, l’immagine anche fisica di Shel Shapiro rappresentano un esercizio mentale irresistibile, che serve per recuperare il clima di un’epoca, lo spirito del tempo, l’intera psicologia di chi ha attraversato i decenni dai primi anni Sessanta in poi. L’atmosfera degli anni Sessanta, o il “sogno” di quel decennio, illumina di una luce diversa anche i decenni successivi. E allora vale la pena di raccontare questa storia, oltre quarant’anni di contemporaneità e di cambiamento, come se fosse una storia simultanea, in cui le canzoni contrappuntano i sentimenti e gli avvenimenti, fanno da sfondo, e talvolta diventano il decalogo, della trasformazione sociale e culturale in cui ci siamo trovati.