Andrea Lucchesini pianoforte
Scarlatti Sonata K 491
Berio Six Encores: Brin, Leaf
Scarlatti Sonata K 454
Berio Six Encores: Erdenklavier, Wasserklavier
Scarlatti Sonata K 239
Berio Six Encores: Luftklavier
Scarlatti Sonata K 342
Berio Six Encores: Feuerklavier
Scarlatti Sonata K 146
Beethoven Sonata op. 106 "Hammerklavier"
Durata del concerto
Prima parte: circa 45'
Intervallo
Seconda parte: circa 43'
Andrea Lucchesini è salito alla ribalta internazionale nel 1983 con il primo premio vinto al Concorso Dino Ciani. Da allora ha suonato con le orchestre più prestigiose, continuando a seguire un percorso di approfondimento ed esplorazione del repertorio classico senza porsi limiti cronologici. Il costante contatto con la musica contemporanea, con particolare riferimento alle composizioni per pianoforte di Luciano Berio, lo rende interprete di riferimento del grande compositore del quale questo concerto vuole essere un omaggio nel decennale della scomparsa. Il virtuosismo delle Sonate di Domenico Scarlatti è intercalato agli Encores di Berio, pezzi brevi, quasi aforistici di raffinata esplorazione delle potenzialità timbriche del pianoforte: in conclusione l'opera 106, la più imponente delle sonate di Beethoven composta tra il 1817 e il 1818 la cui complessità ha appassionato molti famosi pianisti di tutti i tempi. Berio amava molto creare ?incontri ravvicinati' tra la sua musica e quella di autori del passato e Andrea Lucchesini, che con Berio ha lungamente collaborato (eseguendo tra l'altro in prima mondiale nel 2001 l'ultima Sonata per pianoforte solo del compositore) è consapevole dell'effetto potenziante di questi accostamenti sonori. Scarlatti compone per clavicembalo, uno strumento con possibilità dinamiche limitate; Beethoven ha a disposizione un "Hammerklavier", uno strumento a martelli ancora lontano dal pianoforte moderno; Berio, utilizzando simbolismi e suggestioni legate agli elementi naturali (acqua, aria, terra e fuoco) ispeziona lo strumento nelle sue molteplici possibilità. Così negli Encores, il fuoco e l'aria sono resi dal turbinio fluttuante e incessante di note rapidissime, l'acqua porta alla memoria armonie "sommerse" che riemergono in echi romantici, la terra è evocata da note tenute e da forti contrasti dinamici.
LUCIANO BERIO
Nel decennale della scomparsa l'Accademia di Santa Cecilia ricorda il suo Presidente dal 2000 al 2003. Nato nel 1925 da una famiglia di solida tradizione musicale, Luciano Berio si affermò già negli anni Cinquanta come autorevole voce dell'avanguardia musicale. Le sue ricerche e i suoi interessi si focalizzavano in particolare sulla ricerca di nuove combinazioni timbriche e sulle relazioni tra strumenti acustici e suoni elettronici, sulle risorse espressive della voce femminile, sulle potenzialità dei singoli strumenti musicali. Il grande repertorio della musica colta e di quella popolare è stato esplorato e rivisitato Berio che ha sempre cercato le relazioni tra le varie arti.