Salvatore Settis e Gian Antonio Stella

Venerdì 09 Marzo 2012
h. 21:00
Salvatore Settis e Gian Antonio Stella

Una produzione Fondazione Musica per Roma

Cos’ hanno in comune un giornalista, famoso per le sue spietate inchieste che hanno svelato il malcostume della politica italiana, e un archeologo di fama mondiale che ha dedicato gran parte dei suoi studi all’antichità classica? La bellezza. O meglio, la grande ambizione di salvare la bellezza. La cattiva politica non è solo quella che non si riduce gli stipendi, va in giro in auto blu e cade nella corruzione; la cattiva politica è soprattutto quella che non sa amministrare la Cosa Pubblica, che spreca risorse impedendo lo sviluppo e danneggia il patrimonio e la ricchezza di un paese. Il patrimonio e la ricchezza dell’Italia sono la sua bellezza, il paesaggio, i monumenti. Eppure, nonostante questo capitale, siamo al 28esimo posto nella classifica mondiale del turismo e gli stanziamenti per i Beni Culturali vengono dimezzati anno dopo anno. Settis e Stella sono giunti alla stessa conclusione: il primo da anni scrive saggi di denuncia sullo stato di incuria e abuso del territorio; il secondo, scavando nei vizi e nei limiti della Casta, ha tracciato una mappa di questo scempio. Non potevano che incontrarsi. E decidere di andare in giro il più possibile, fotografie e dati alla mano, per mostrare cosa stiamo perdendo.