Il film documentario, della durata di 94 minuti, è incentrato sul rione granadino del Sacromonte, abitato da duecento anni da gitani che si sono stabiliti nelle grotte scavate nella roccia attratti dai fedeli che si recavano in pellegrinaggio alla vicina abbazia. Tali fedeli rappresentavano per i residenti nel quartiere una sicura fonte di reddito. Con l’aiuto di Curro Albaycín e della stessa regista Chus Gutiérrez, raccontando i sopravvissuti di una ormai perduta epoca d’oro, il film procede come un viaggio alla riscoperta di radici e ricordi.