“Love in Translation” segna il ritorno di Rosario Giuliani con un disco imperniato sul sentimento più forte e indecifrabile: l’amore. Fra standard famosi, come “Duke Ellington’s Sound of Love” del grande Charles Mingus, “Love Letters” di Victor Young e Edward Heyman e persino una “Can’t Help Falling in Love” che fu nel repertorio di Elvis Presley, brillano anche dei brani originali, con due sentiti omaggi a due grandi musicisti che purtroppo non sono più fra noi: “Raise Heaven” che Joe Locke ha voluto dedicare a Roy Hargrove e “Tamburo” di Rosario Giuliani per Marco Tamburini. Coadiuvato da altri due maestri assoluti nei loro strumenti, il bassista Dario Deidda e il batterista Roberto Gatto e dal pianista Pietro Lussu che in questi concerti sostituirà Joe Locke, Giuliani propone un repertorio forte nei sentimenti, ma mai “sentimentale”, che si prospetta come una delle novità discografiche fondamentali del 2020.