Nel corso di una lunga e fortunata carriera che lo ha portato al vertice del jazz Italiano, del quale è uno dei musicisti più rappresentativi, Roberto Gatto ha iniziato a spostarsi dal ruolo di sideman di lusso a quello di leader, creando una serie di gruppi che, c’era da aspettarselo, hanno raccolto sempre un immediato successo.
Senza smettere di arricchire un curriculum di collaborazioni nel quale spiccano i nomi di Johnny Griffin, George Coleman, Curtis Fuller, Joe Zawinul, Pat Metheny, oltre che i principali musicisti Italiani. Dopo una serie di situazioni più legate alla tradizione jazzistica (come gli omaggi in quintetto a Miles Davis e Shelly Manne), recentemente si è rivolto a esplorare nuove sonorità, sulla scia del suo progetto di qualche anno fa che ripercorreva il repertorio del progressive rock, con l’innovativo PerfecTrio e l’omaggio a Frank Zappa insieme ai Quintorigo.
Con questo quartetto, Roberto Gatto ritorna alla dimensione acustica con tre giovanissimi compagni di palco, sicuramente tra i più promettenti musicisti della nuova generazione del jazz italiano.