Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Andrea Battistoni direttore
Ramin Bahrami pianoforte
Bach Suite per orchestra n.3 BWV 1068
Musorgskij Concerto in fa minore BWV 1056
"Johann Sebastian Bach assomiglia al mondo che immagino ancora possibile. E' un compositore tedesco, ma si innamora del ritmo Siciliano, dove sono presenti influssi arabi; la Ciaccona è una danza che nasce nell'America Centrale; unisce rigore e fantasia, ascolta, restituisce restando se stesso; collega, non separa; ha la mente e il cuore aperti; magari la sua musica potesse parlare ai politici!"... Sono le parole del pianista iraniano Ramin Bahrami, costretto a soli 11 anni (ne ha compiuti 36 a fine dicembre) ad abbandonare il suo paese dopo l'avvento degli Ayatollah, che gli uccisero suo padre, accusandolo di essere un oppositore del nuovo regime. E fu proprio suo padre a consigliargli, fin da bambino: "Frequenta Bach! La sua musica ti sarà di grande aiuto"... Allievo di Piero Rattalino e della grande Rosalyn Tureck, Bahrami è oggi tra i maggiori interpreti bachiani del mondo, e un gran regalo per il pubblico di Santa Cecilia sarà poterlo ascoltare in due dei Concerti per pianoforte del grande musicista di Eisenach, accompagnato dalla giovane e brillante bacchetta di Andrea Battistoni, impegnato a inizio e fine di serata con la Terza Suite per orchestra sempre di Bach (quella con la celebre "Aria sulla Quarta Corda") e i Quadri di un'esposizione di Musorgskij.