Amici di Santa Cecilia, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Fondazione Musica per Roma
La Lezione, affidata a uno dei più noti specialisti italiani, è dedicata a due figure cruciali nella musica europea tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, Richard Strauss e Alban Berg. Il primo ebbe una vita lunghissima (1864-1949), partecipò attivamente alla vita musicale dell’’800 e del ‘900 non solo come compositore ma anche come acclamato direttore e lasciò capolavori in vari campi, in particolare quello sinfonico e quello operistico. Berg ebbe invece vita relativamente breve (1885-1935), fu allievo di Schönberg e partecipò appieno al mutamento radicale nel linguaggio musicale promosso dal suo maestro all’inizio del Novecento. Scrisse poco ma le sue opere sono considerate fondamentali, soprattutto il monumentale Wozzeck. Proprio la novità della musica di Berg (e di Schönberg) chiarisce il rapporto fra la musica dei due compositori di cui si occupa oggi Principe: Strauss visse infatti la singolare esperienza artistica di venir considerato, nel giro di una generazione, prima “rivoluzionario” e poi “conservatore”. L’atonalità e il successivo metodo di composizione seriale (la cosiddetta “dodecafonia”) non facevano per lui.