Pavel Haas Quartet
Janá Quartetto n.1
Schnittke Quartetto n.3
Beethoven Quartetto op.130 e Grosse Fuge op.133
Denso e splendido il programma congegnato dai quattro solisti del Pavel Haas Quartet, allievi di membri dei più prestigiosi quartetti d'archi "storici", come l'Italiano, il Borodin e l'Amadeus. Vengono dalla Repubblica Ceca e hanno scelto di iniziare con un brano del compositore boemo, e dunque loro connazionale, Leos Janaček. Il sottotitolo del Quartetto n.1, "Sonata a Kreutzer", scritto nel 1923, fa riferimento non tanto alla celebre Sonata di Beethoven quanto all'altrettanto famoso racconto di Tolstoj, in cui il personaggio principale Podnizicev racconta di aver ucciso la moglie pianista, sospettando che lei avesse una relazione con il violinista con cui eseguiva la Sonata beethoveniana. La musica del Quartetto di Janacek riprende magnificamente l'atmosfera del racconto: è animata da ritmi e colori che non assomigliano a quelli di nessun altro compositore del ?900, e ad ogni ascolto seduce e sorprende per la sua abbagliante novità. Completano la serata il Quartetto n.3 del russo Alfred Schnittke, e il Quartetto op.130 di Beethoven eseguito insieme alla monumentale Grande Fuga op.133, che inizialmente ne costituiva l'ultimo tempo, sostituito poi da Beethoven con l'attuale Allegro finale, più leggero e più breve.