Fondazione Musica per Roma in collaborazione con
Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Ministero Francese della Cultura, FCM (Le fond pour la création musicale), Culture France, CNV (Centre national de la chanson, des varietés et du jazz), SACEM, AFIJMA, Saint Louis music college
Una serata all’insegna della sperimentazione tra pop, jazz, funk e musica d’autore con i francesi Ozma e gli italiani Quintorigo.
Gli Ozma nascono nel 2001 come gruppo di lavoro di Adrien Dennefeld (chitarra), Stéphane Scharlé (batteria) e Edouard Séro-Guillaume (basso, voce), tre giovani studenti del Conservatorio di Strasburgo che uniscono le loro esperienze e passioni musicali gettando le fondamenta della futura musica “ozmica”. Il nome è ripreso da un programma della Nasa per la ricerca di vita extra terrestre. Nel 2004 il gruppo si espande con l’arrivo del sassofonista David Florsch e del trombonista Guillame Nuss (sostituito per il concerto di Roma da Matthias Mahler) dando vita così a un quintetto che combina le qualità e l’energia di ogni membro. La musica degli Ozma si ispira a gruppi come Dave Holland Quintet, Aka Moon, Ray Andersons Slickaphonics, Steve Coleman e i Metrics. Nel novembre 2005 il gruppo pubblica un album autoprodotto chiamato OZMA, frutto di molti anni di amicizia e convivenza musicale. Nel luglio 2006 gli Ozma vincono il primo posto come band al Jazz à la Défense Festival. Nel 2007 esce il loro primo disco ufficialmente prodotto e distribuito “Electric Taxi Land”. Nel 2009 vengono selezionati nell’ambito del programma “Jazz Migration 2009” de L’AFIJMA (Association des festivals innovants en jazz et musiques actuelles) che incoraggia e promuove concerti per tre artisti emergenti ogni anno.
Quintorigo è senza dubbio uno dei gruppi musicali più originali e interessanti degli ultimi anni. Quintorigo play Mingus è dedicato al grande musicista Charles Mingus, autentico genio del jazz. In programma gli arrangiamenti dei brani più celebri del musicista, affiancati dalle letture di alcuni passi significativi della sua autobiografia e dalle proiezioni su maxi schermo di documentari e stralci di concerti. Con questo progetto hanno vinto il prestigioso referendum Top Jazz 2008 della rivista Musica Jazz come migliore formazione live.