Società Ambulatori Medicina Omeopatica
Lo spettacolo prende spunto dal libro del professor Francesco Negro “Grandi a piccole dosi. La parentesi omeopatica di vite famose”, pubblicato da Franco Angeli. Tra le vite famose trattate sono state scelte quelle di alcuni grandi musicisti: Beethoven, Paganini, Chopin, Schumann e Clara Wieck, oltre a quella della celebre cantante Malibran per la quale scrisse, tra gli altri, Gioachino Rossini. La serata, che unisce la lettura di documenti, lettere, aneddoti e l’esecuzione di brani musicali è allo stesso tempo divulgativa e spettacolare, una caratteristica destinata a sottolineare la particolarità e l’originalità dell’argomento. Dopo una breve introduzione, a cura dello stesso Negro, Giovanni Bietti, musicologo dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, introdurrà le singole sezioni raccontando il contesto in cui operava ciascun musicista e alcuni aspetti salienti della sua arte. Alcuni dei brani musicali eseguiti sono naturalmente celeberrimi, dalle mazurke di Chopin alla Sonata “Les Adieux” di Beethoven; a questi si accostano altre composizioni di ascolto più raro e quindi di particolare interesse, una per tutte la singolarissima “Maestosa Sonata Sentimentale” di Niccolò Paganini. La serata sarà caratterizzata da un refrain ricorrente incentrato su una delle più note e spettacolari forme di danza: la tarantella. Non si tratta naturalmente di una scelta casuale, ma di un significativo gioco di specchi estetico: la Pizzica Tarantata Pugliese, il ballo rituale dal quale trae origine la danza popolare è una forma di musicoterapia, anzi probabilmente la più celebre e studiata tra le pratiche musicoterapeutiche. Lo spazio mentale ed evocativo dello spettacolo si moltiplica quindi su più piani: come l’omeopatia guarisce il musicista, così lo stesso musicista attraverso la sua arte guarisce i mali della società. E non un caso che gran parte dei compositori rievocati nel corso della serata abbiano scritto delle tarantelle.
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