Una produzione Fondazione Musica per Roma
Se amate le storie amerete i libri di Nicole Krauss. Come si possono evocare vicende verificatesi in epoche diverse, vite vissute in paesi lontanissimi fra di loro come il Cile e Israele, New York e Budapest? Nicole Krauss ha quella capacità combinatoria che permette a più fili di tendersi verso un’unica matassa. Ogni persona è un mondo di ipotesi, di collegamenti apparentemente impensabili se ci abituiamo a guardare le cose solo per quello che sembrano. Una scrivania coi suoi diciannove cassetti diventa così il generatore delle storie al centro di La grande Casa, l’ultima sfida di questa autrice alle possibilità della letteratura. La memoria si può perdere, come raccontava nel suo primo romanzo, oppure si può trovare, si può inseguire e mettere in collegamento con quella di altri esseri umani, accadeva in La storia dell’amore si rinnova in questo ultimo struggente romanzo. La scrivania di La grande Casa custodisce tante piccole e grandi storie, come la letteratura amata dalla Krauss, da Bruno Schulz a David Grossman, quelle storie salvano il mondo, restituiscono senso e dignità a tutti coloro che sono periti nelle follie del mondo.